Le dip su panca sono state analizzate più di recente da Boehler et al. I ricercatori conclusero che questi tre esercizi potessero essere usati interscambialimente per stimolare efficacemente il muscolo tricipite[15]. Il compromesso sarebbe rappresentato da una leggera inclinazione del tronco in modo da non enfatizzare l'angolo della spalla nel punto più basso. La dip su panca (bench dips) rappresentano una variante facilitata dell'esercizio, e sono ritenute generalmente più efficaci per stimolare i tricipiti rispetto al grande pettorale Le DIP le faccio anke con un buon sovraccarico, ma se voglio porre maggiore enfasi sui tricipiti le flex tra 2 panche (o le dist presa stretta) sono meglio. Tutto dipende dalla tipologia di allenamento che vuoi adottare. Le dip alla sbarra obbligano ad un movimento della spalla su un piano tridimensionale con il busto inclinato in avanti e o gomiti larghi. In altre parole l'omero viene compresso con maggiore forza contro la scapola, provocando un'escursione articolare innaturale, scomoda, limitata, e un maggiore stress articolare[30]. Se il movimento prevede una traiettoria a metà tra la flessione e l'adduzione, e quindi tra il piano sagittale e il piano frontale (come più facilmente avviene sulle parallele), è più probabile che intervengano i fasci inferosternali e sternocostali escludendo i fasci clavicolari, in quanto responsabili di questo movimento[41]. Potrete inoltre ampliare il vostro allenamento di moltissimo, utilizzando anche la banda elastica per addominali. I DIP sono così un esercizio che coinvolge tutto il tronco e l’arto superiore. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 12 feb 2021 alle 18:18. Un'altra possibilità è quella di mantenere l'avambraccio in verticale rispetto al suolo. Più spesso la dip machine viene utilizzata con il fine di stimolare i tricipiti, ma flettendo il busto in avanti e allargando i gomiti è possibile simulare il movimento delle dip alle parallele per il petto (chest dips). Di fatto questa modalità esclude le dip dal nominativo di esercizio a corpo libero. Inoltre i principali depressori delle scapole quali i fasci inferiori del trapezio e il gran dentato, nel tempo tendono all'allungamento e all'indebolimento[35][36], provocando una potenziale accentuazione della cifosi toracica. I campi obbligatori sono contrassegnati *, Copyright 2020 Alessandro Mainente | Sede legale: Via Camacici 65, 37057 San Giovanni Lupatoto VR | Partita IVA : 04439230238 | Avvertenze | Policy e Privacy | Informativa Cookies, Mobilità, stretching e prevenzione infortuni, Videocorso gratuito sul calisthenics per principianti, Videoguida gratuita sugli infortuni nel Calisthenics, Piegamenti a terra: la guida completa da 0 a 20, Videoguida gratuita alle tua prima trazione. Di norma, i depressori delle scapole contribuiscono a mantenere un certo spazio subacromiale (spazio fra l'acromion e la testa omerale) permettendo una corretta mobilità articolare e l'efficace scorrimento dei tendini della cuffia dei rotatori, del capo lungo del bicipite e della borsa al di sotto dell'arco acromiale. Questi dati potrebbero indicare che più i gomiti risultano stretti - rendendo il movimento del braccio più vicino alla flessione che all'adduzione - più l'intervento del deltoide anteriore è significativo. Il lavoro per i pettorali può essere enfatizzato in 2 modi principali: Il pettorale lavora in ogni caso ovviamente; data la posizione dei fianchi e degli arti inferiori è sicuramente più difficile estendere la colonna. Terremo conto delle tue condizioni fisiche e dei tuoi infortuni passati. Comunque, alcuni studi riportarono casi in cui l'iperestensione forzata della spalla (come avviene nelle dip a gomiti stretti) aveva causato la rottura del muscolo sottoscapolare[54]. Dip sulla panca (o sulla sedia) In questa variante hai le mani appoggiate su una panca o su una sedia, con i talloni puntati per terra. Data la scarsa rilevanza dello studio, queste conclusioni potrebbero essere speculative. In sintesi, non esiste una forma esecutiva delle dip alle parallele ideale, ma può essere suggerito di evitare le varianti che enfatizzano lo svantaggio meccanico, lo stress muscolare e articolare e quindi gli estremi articolari. Muscoli coinvolti nella flessione della spalla (piano sagittale):*. Secondo i risultati dei ricercatori, non sono state rilevate significative differenze nell'attività EMG dei due capi analizzati tra push up, dip e kick back. In questa analisi venne paragonata l'attività dei tre capi del tricipite su diversi esercizi, tra cui le dip alle parallele, le dip tra le panche, i piegamenti sulle braccia (push up), la french press, il kick back e il push down. Le dips (termine traducibile come abbassare, calare, immergere o tuffo), tradotte in alternativa come "distensioni"[1], "piegamenti"[2] "estensioni"[3] o "flessioni"[4], rappresentano un'ampia categoria di esercizi, nella maggior parte dei casi callistenici (a corpo libero), che impone un movimento multiarticolare degli arti superiori più spesso caratterizzato da una traiettoria bidimensionale o tridimensionale intermedia tra la flessione, l’adduzione e la flessione orizzontale della spalla, e dall’estensione del gomito. ; Scheda di allenamento fullbody con due manubri e una panca da fare a casa. Dips su panca. Tuttavia, negli studi elettromiografici in cui è stata analizzata l'attivazione muscolare durante la flessione della spalla, la flessione partiva da 0°, ovvero da lungo i fianchi verso avanti, e non da un grado di marcata iperestensione/abduzione (braccia retroposte) come avviene nel punto più basso delle dip. Comunque, entrambi i case report presentavano delle condizioni - l'uso di zavorra e l'impugnatura larga rispettivamente - che possono predisporre a infortuni. Nel caso della spalla, l'iperestensione di verifica quando, da posizione neutra a 0° di estensione (braccia lungo i fianchi), il braccio viene spinto in retroposizione rispetto al tronco sul piano sagittale. Poiché il carico durante le dip a corpo libero è determinato dal peso corporeo del soggetto (o dall'eventuale sovraccarico) e dalla sua conformazione, possono essere eseguite diverse variazioni biomeccaniche che alterano l'attività muscolare fornendo potenzialmente un maggiore o un minore stimolo sul muscolo bersaglio che si intende sollecitare. Dips su panca 1) Tempo: 1 secondo verso l’alto, 2 secondi verso il basso. Questo nominativo è dovuto al fatto che il movimento delle dips recluta una buona parte dei distretti muscolari superiori[4]. Il busto ruota inclinandosi in avanti. Ma in aggiunta, intervenivano il trapezio e molti altri muscoli della schiena per fornire stabilità nel movimento. a) scapole depresse durante tutta l’alzata b) spalle basse durante tutta l’alzata c) fermo al petto d) nessun rimbalzo o dondolio … Questo accorgimento conferisce una maggiore stabilità articolare prevenendo la pressione della testa dell'omero contro l'acromion[30]. Il grande pettorale infatti è anche un puro flessore del braccio (con i fasci superiori o clavicolari)[41], pertanto non ci sarebbe motivo per sostenere che le dip per tricipiti escludano o riducano l'intervento del grande pettorale dal lavoro. 5. Tradizionalmente, se le dip vengono praticate col fine di stimolare maggiormente il muscolo grande pettorale, la traiettoria del braccio tenderà a collocarsi tra l'abduzione (piano frontale) e l'iperestensione (piano sagittale), allargando i gomiti e l'impugnatura. 2.2 Dip su panca. Le dip su panca sono suggerite per abituarsi al movimento, prima di passare alle più difficili dip alle parallele. Esercizi per tricipiti: dip con la panca. Il mio consiglio, quindi, è di usare le dip sulla panca per allenare i tricipiti e optare per altri esercizi se lo scopo è lo stimolo del gran pettorale. A causa della difficoltà esecutiva, alcuni autori suggeriscono di prendere familiarità con altre dip ed essere in grado di effettuare almeno 20 ripetizioni consecutive con le dip alle parallele, e riuscire ad eseguire con facilità le convenzionali dip su sbarra dritta. Potter et al. La panca consente di modulare la distanza delle mani per garantire range di movimento e simmetria che può alterarsi in caso di distanza fra le mani ridotta. In entrambe le modalità citate, si procede abbassando il busto in verticale in maniera controllata mediante l’iperestensione del braccio e la flessione del gomito, fino a quanto permesso dalla mobilità dell'articolazione della spalla. Il macchinario, sovraccaricato con pacco pesi o dischi, può essere piuttosto utile per i soggetti dotati in partenza di poca forza, come le donne, i neofiti, oppure per i soggetti con un elevato peso corporeo, i quali troverebbero difficoltà nel sollevare il proprio peso. Un motivo per cui si ipotizza che il grande pettorale intervenga maggiormente con i gomiti larghi potrebbe risiedere nel fatto che la pura flessione del braccio (come nelle dip a presa stretta e gomiti stretti) impone una ridotta attività globale del grande pettorale rispetto alla flessione orizzontale (il movimento della spalla eseguito nelle distensioni su panca o nelle croci). Più l'impugnatura risulta larga e più aumentano le forze di compressione all'interno della spalla. Una limitazione importante presente negli studi in questione è ritrovabile nel fatto che gli esercizi callistenici come le dip non fossero eseguiti ad un'intensità (% 1-RM) pareggiata a quella degli altri esercizi con sovraccarichi. Spostare il busto in avanti nel vuoto e scendere piano flettendo i gomiti fino a quando la parte superiore... Respirazione. Dopodiché, si risale fino a tornare alla posizione di partenza mediante una flessione della spalla (tornando a circa 0°, cioè lungo ai fianchi) e all’estensione del gomito. Per effettuare questo calcolo, viene indicato di sommare il sovraccarico col peso corporeo, ricavare la percentuale, e infine sottrarre il peso corporeo[30]. Nel picco della fase eccentrica (il punto più basso), il braccio raggiunge un livello di abduzione molto marcato, anche fino a 130°, un livello discutibilmente sicuro per l'articolazione della spalla. Le dip alle parallele sono uno degli esercizi a corpo libero più utilizzati. In questo studio, le dip alle parallele (a presa neutra) risultarono superiori alle distensioni con bilanciere su panca a presa presa stretta per sollecitare tutti i tre capi del tricipite. Dalla preparazione atletica sportiva al fitness, Guida agli esercizi di muscolazione. 3. La presa dovrebbe risultare distante a pochi centimetri dalla larghezza dei fianchi, anche se è possibile sperimentare posizioni delle mani più larghe o più strette. Queste variazioni sono dipendenti anche dalla specifica variante delle dip praticata, in quanto le diverse modalità possono imporre delle traiettorie articolari significativamente differenti. 4) Tenere il capo in linea con la schiena. Il tricipite brachiale viene ben attivato anche con una presa non eccessivamente stretta. In questo caso la richiesta di stabilità e coordinazione è molto maggiore rispetto alle altre varianti su struttura stabile, per tanto è necessario un buon condizionamento di partenza. Ne esistono tre varianti: Gironda dip a presa inversa (su barre parallele), Gironda V-bar dips (su barre convergenti), Gironda reverse V-bar dips (su barre divergenti). Fatte queste considerazioni, si potrebbe suggerire che: Se si analizza nello specifico il movimento delle dip a gomiti larghi e busto flesso, è possibile notare che questo sia soprattutto di competenza dei fasci inferiori e mediali del grande pettorale, perché il braccio parte dall'alto convergendo verso il basso, similmente a quanto accade con le distensioni su panca declinata. Sono una valida alternativa alle dip eseguite su una panca. Tuttavia, gli autori conclusero che, con l'aggiunta della massa corporea all'equazione, l'esercizio potesse essere utilizzato come metodo accurato per predire la forza massimale su panca piana[33]. I principali depressori delle scapole sono i fasci inferiori del trapezio, il gran dentato, e il piccolo pettorale[34], e una loro ipotonia può portare a problematiche articolari della spalla. Come accennato nei paragrafi precedenti, il movimento previsto dalle dip è stato etichettato come adatto per stimolare soprattutto il muscolo grande pettorale e il muscolo tricipite brachiale[5]. Mentre in queste ultime si torna a sollevare il corpo iniziando normalmente la fase concentrica, nelle dip russe l'esecutore continua la fase eccentrica spingendosi indietro in modo che gli avambracci vengano appoggiati in orizzontale sulle sbarre parallele, mantenendo la flessione del gomito a circa 90° e, a seconda della variante, portando la spalla in abduzione a circa 90° oppure in flessione a 0° (lungo i fianchi). Potrete inoltre ampliare il vostro allenamento di moltissimo, utilizzando anche la banda elastica per addominali. In entrambe queste modalità è possibile regolare la larghezza dell'impugnatura con il fine di promuovere un maggior intervento del grande pettorale. Le rappresentazioni più comuni delle dip sono eseguite alle parallele e su panca, ma l'esercizio può essere praticato su barra orizzontale, su barre convergenti o divergenti, agli anelli della ginnastica artistica, o su alcune macchine specifiche come la dip machine o al easy power station. L'analisi rivelò la rottura bilaterale dei tendini del grande pettorale, con una marcata e visibile retrazione mediale del muscolo durante la contrazione isometrica, con debolezza nell'adduzione e nell'intrarotazione della spalla. Alcuni autori suggerirono che parte di questa causa potesse essere dovuta ad volume di lavoro esagerato adottato dai culturisti, cosa invece evitata dai powerlifter. Anche se non si eseguono croci, pulldown [lat machine], pressdown per tricipiti o curl per bicipiti - è possibile sviluppare una grande forza e massa muscolare per la parte superiore del corpo con le trazioni e le dip. Come avviene sulle distensioni su panca, stringendo la presa si enfatizza l'attività dei tricipiti, mentre allargandola si tende ad orientare il maggiore lavoro sui muscoli motori della spalla. L'iperestensione fisiologica normalmente raggiunge circa i 50°[49][50], tuttavia è possibile notare che le dip impongono una retroposizione passiva del braccio che può superare questo livello, forzando i limiti di mobilità fisicologici se l'esecutore non arresta il movimento volontariamente, o se il tronco risulta più vicino all'inclinazione verticale (aumentando l'angolo tra braccio e busto). A questo proposito sarebbe suggeribile evitare di incassare le spalle durante l'abbassamento del corpo e impedire che le braccia si allarghino. In questo caso il movimento può essere molto più simile alle distensioni su panca declinata se il busto viene mantenuto inclinato. Essendo una variante piuttosto impegnativa, prima di passare alle dip alla sbarra si suggerisce un'adeguata esperienza con altre modalità come le dip su panca o alle parallele[16]. Le dip tra le panche, di esecuzione più difficile rispetto alle dip con i talloni a terra[6][10], si possono rendere ancora più impegnative utilizzando una zavorra posizionata sulle cosce[10]. Ultimo, ma non meno importante, è la simmetria del movimento: a causa della vita lavorativa, molto spesso ci si trova con asimmetrie in estensione di spalla e questo si riversa come un fiume in piena sulla cinematica di un esercizio portando le tipiche asimmetrie come una spalla che estende meno, un gomito che si apre all’esterno, una scapola che va in tilt anteriore etc. Abbassare il corpo piegando i gomiti, senza staccarsi dal punto di appoggio. Le dip coreane sono tra le varianti più difficili da eseguire. Durante l'iperestensione, l'inserzione del grande dorsale e del grande rotondo nella parte prossimale dell'omero si allontanano dalla loro origine, pertanto è probabile che nel movimento di ritorno, durante flessione da posizione iperestesa, questi intervengano come flessori della spalla fino a circa 0°. Ciò significa che nella fase eccentrica, il braccio compie un movimento tra l’iperestensione e l’abduzione. Le dip alla sbarra (straigth bar dips) sono la variante delle dip praticate su una sbarra orizzontale[16]. Sembra quindi che le dip siano uno degli esercizi più efficaci per stimolare tutti i capi del tricipite brachiale, ma le dip su panca riescano ad attivare maggiormente i capi monoarticolari, mentre le dip alle parallele enfatizzino l'attività del capo lungo. Tesch (1999) riuscì in parte a confermare questa constatazione, rilevando che le dip alle parallele attivassero significativamente anche il capo lungo, risultando uno degli esercizi più efficaci per sollecitare in un unico movimento tutti i tre capi del tricipite[14]. Per fare un’ esecuzione … Questo errore accomuna in realtà tutte le varianti di dip alle parallele: quando i tricipiti e le spalle non hanno più benzina si tende a portare i gomiti verso l’esterno nel tentativo di reclutare maggiormente il pettorale. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Dip su panca. Il secondo errore è sicuramente aprire i gomiti all’esterno durante la salita. Tuttavia un'eccezione potrebbe essere riconosciuta quando il braccio parte da una posizione fortemente retroposta, come può avvenire nel caso delle varie dip con i gomiti stretti, in cui il braccio si muove su un piano sagittale. Alcuni studi sull'analisi dell'attivazione muscolare durante la flessione del braccio hanno indicato che in questo movimento intervengono il deltoide anteriore, il grande pettorale, il sovraspinato, l'infraspinato, il gran dentato, e il trapezio superiore e inferiore, mentre il sottoscapolare viene attivato meno di sovraspinato e infraspinato[62]. Clin Orthop Relat Res, Shoulder muscle moment arms during horizontal flexion and elevation, The influence of grip width and forearm pronation/supination on upper-body myoelectric activity during the flat bench press, Multigrip flexible device: electromyographical analysis and comparison with the bench press exercise, In vivo measurements of subacromial impingement: substantial compression develops in abduction with large internal rotation, Measurement of subacromial impingement of the rotator cuff, Shoulder impingement syndrome: influence of shoulder position on rotator cuff impingement--an anatomic study, Raising the Bar: The Definitive Guide to Pull-up Bar Calisthenics, Pullovers: Why you should take a second look at this versatile exercise, Chin-ups: The King of Upper Body Exercises, Alterations in shoulder kinematics and associated muscle activity in people with symptoms of shoulder impingement, Scapular behavior in shoulder impingement syndrome, Effects of Variations of the Bench Press Exercise on the EMG Activity of Five Shoulder Muscles, Electromyographical Activity of the Pectoralis Muscle During Incline and Decline Bench Presses, An electromyographic analysis of functional differentiation in human pectoralis major muscle, Inside the Muscles: Best Chest and Triceps Exercises. (2004) segnalarono un altro caso simile di simultanea rottura bilaterale del tendine del grande pettorale durante l'esecuzione delle dip alle parallele a presa larga. E’ opportuno quindi dire che è un movimento dove si combina la flessione scapolo-omerale con l’estensione del gomito. Come nell'escuzione delle dip alle parallele, bisognerebbe assicurarsi di scendere con il corpo ad un livello sufficiente. Ciao Davide ovviamente se ti alleni in palestra oltre agli esercizi di spinta come dip ed push up puoi integrare le distensioni su panca (sia piana che inclinata) con bilanciere o manubri e le aperture (sia su panca piana che inclinata) con manubri. Trattandosi di un esercizio multiarticolare che vede la variazione di almeno due angoli (su spalle e gomito) si presuppone che i muscoli coinvolti siano più di uno: Per enfatizzare il lavoro sulle braccia e in particolare sul tricipite è sufficiente cercare di mantenere una distanza fra le mani che sia all’incirca quella delle spalle e mantenere una posizione neutra della colonna. Tricipiti. Webinar gratuito sul calisthenics e la mobilità, Gruppo Calisthenics, Mobilità e Infortuni, Caliaesthetics – ricomposizione corporea a corpo libero, Trovare un coach vicino a te o un coach online. 4. Quest'ultima variante è più impegnativa[10]. Quando le dip sone combinate con le trazioni, come accadeva spesso nei tempi andati, si ottiene una grande combinazione per [la stimolazione de] la parte superiore del corpo. I dip sono comunemente noti per essere l´esercizio a corpo libero per eccellenza per torturare i tricipiti. Circa l'attività del tricipite brachiale, le dip hanno dimostrato una forte sollecitazione di questo muscolo grazie all'importante coinvolgimento dei gomiti nell'estensione, tanto da essere state considerate tra gli esercizi più efficaci per stimolare questo gruppo muscolare[14][15]. Questo spiega perché le normali distensioni su panca piana sono ritenute un esercizio per sollecitare soprattutto il grande pettorale, mentre le distensioni su panca a presa stretta sono ritenute un esercizio per stimolare i tricipiti[10]. Panca Dip - Double Dip - Design realizzato da Chris Howker. Descrivi che tipo di palestra e a quali macchinari hai accesso. Un altro studio venne pubblicato nel 2000 da Boeckh-Behrens e Buskies su un testo in tedesco edito dagli stessi autori. Del primo case report è possibile sapere che fosse stata usata la zavorra. Le dip agli anelli (ring dips) sono la variante praticata sui tipici anelli della ginnastica artistica. I risultati delle varie analisi sull'attivazione muscolare indotta dalle dip sono controversi, e non riescono a rispondere a tutti gli aspetti poco chiari. Sembra che la prima ricerca di una certa rilevanza sulle dip venne condotta da Bompa e Cornacchia, e pubblicata su un loro testo nel 1998. Presentano un forte limite, ossia la larghezza della base di appoggio. Ciò nonostante, secondo i risultati di Boehler, anche le dip su panca riuscivano ad attivare significativamente il capo lungo, in maniera superiore alla french press orizzontale e verticale[15]. Una traiettoria che tende al piano sagittale è più facilmente attuabile nelle varianti come le dip su panca, le dip coreane o la dip machine. Se il busto non viene inclinato, nella fase concentrica il braccio percorre una pura adduzione, e questo provoca l'intervento importante del grande dorsale e del grande rotondo[21][22]. Se non correttamente tonificati, i depressori delle scapole non riescono ad adempiere efficientemente a questo compito, con l'effetto di ridurre lo spazio subacromiale, e risultando di conseguenza in un aumento della probabilità di compressione dei tessuti molli[37][38]. Le dips tra le panche (braccia dietro al corpo) risultarono uno degli esercizi in assoluto più efficaci per stimolare i capi laterale e mediale (monoarticolari) del tricipite, superati dal push down. Solitamente, questa scelta viene adottata per stimolare i tricipiti. Per quanto riguarda l'attività del grande pettorale, i fasci specifici coinvolti potrebbero differire in base alla variante e alla traiettoria scelta. Le dips tra le panche sono risultate significativamente più efficaci delle dip alle parallele per stimolare il capo laterale e mediale, ma le dip alle parallele attivavano il capo lungo del tricipite in maniera maggiore delle dips tra le panche. [...] Le dip lavorano le spalle anteriori, i pettorali e i tricipiti - molti degli stessi gruppi muscolari stimolati con la panca piana. La posizione iniziale prevede le braccia tese in verticale a gomiti completamente estesi cosicché il corpo sia tenuto sospeso in equilibrio con le mani sulle barre. Le dip di Gironda vennero elaborate con l'idea di enfatizzare l'attività del grande pettorale. Secondo le indicazioni di Gironda, i gomiti devono essere mantenuti larghi, la testa in basso con il mento in appoggio sul petto, la schiena curva in avanti, e le punte dei piedi unite verso il basso e manutenute al di sotto del viso o leggermente più in avanti[5][17][18]. Alcuni autori hanno definito le dips alle parallele (la variante per il petto) come una "panca declinata estrema", a causa del maggiore stress e svantaggio meccanico a cui sono sottoposti il grande pettorale e le articolazioni coinvolte[30]. Posizionate i piedi su una panca e le mani nell’altra. Più spesso l'instabilità anteriore della spalla è stata attribuita ai movimenti di iperestensione orizzontale del braccio, un movimento distinto dalla traiettoria imposta dalle dip in quanto eseguito sul piano puramente trasversale. Per l’esecuzione di un altro degli esercizi per tricipiti, cioè dei dip con la panca ti dovrai sedere sulla panca stessa, dovrai appoggiare le mani sul bordo, afferrando quest’ultimo saldamente con le dita. L’esercizio è molto completo perchè non solo allena il gran pettorale ed i tricipiti, i muscoli target, ma anche il gran dorsale (che adduce) ed il bicipite bracciale (che flette la spalla). Lo stesso si può dire per i tricipiti. Tesch riconobbe sia le dip alle parallele che le dip su panca come tra gli esercizi più efficaci per stimolare tutti i tre capi del tricipite. Viene fatto presente che, per evitare problematiche di questo genere durante l'esecuzione dell'esercizio, sia necessario mantenere le scapole addotte e depresse lungo tutto l'arco di movimento, per evitare ancora la riduzione dello spazio subacromiale[30]. Considerando che la traiettoria del braccio è variabile e modificabile, il movimento delle dip può svolgersi su diversi piani di lavoro. Aumentando il carico sul pacco pesi si conferisce alla piattaforma una maggiore forza di spinta verso l'alto, in modo tale che chiunque possa eseguire l'esercizio correttamente con un range di movimento completo[5]. Secondo alcuni autori[30], lo stress sull'articolazione della spalla può avvenire già in partenza, ancora prima che la spalla inizi l'iperestensione, ovvero quando i gomiti sono completamente estesi e bloccati lungo i fianchi (cioè in lock out). Fino al limite permesso dalla mobilità articolare della spalla. Questo riduce lo svantaggio meccanico, e quindi lo stress muscolare e articolare. Il capo anteriore e il capo laterale del deltoide intervengono entrambi nell'elevazione del braccio, ma il capo anteriore ha un maggiore ruolo sul piano sagittale (flessione), mentre il capo laterale è più attivo durante l'abduzione (piano frontale o coronale)[22]. Esse possono essere eseguite sulla cosiddetta dip station (la struttura apposita) o alle barre parallele usate nella ginnastica artistica.
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